Sab, Mar 15, 2025

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Decreto bollette, via libera del Cdm

Decreto bollette, via libera del Cdm

Il provvedimento prevede una dotazione di circa tre miliardi: 1,6 miliardi per le famiglie e 1,4 a beneficio delle imprese. Confcommercio: "dal governo passi in avanti, ma occorrono misure ancora più incisive e strutturali".

Il Consiglio dei ministri del 28 febbraio scorso ha approvato un provvedimento che prevede "misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, di riduzione dell'onere fiscale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio", il cosiddetto “decreto bollette”, strumento tramite il quale il Governo intende appunto venire in aiuto a famiglie e imprese per far fronte all’aumento del costo dell’energia. 

Il provvedimento stanzia circa 3 miliardi, 1,4 per le imprese e 1,6 a beneficio delle famiglie. In particolare, per queste ultime, è stato introdotto un contributo straordinario di 200 euro con un Isee fino a 25mila euro, che può aumentare a 500 euro per chi già riceve il bonus sociale. Le risorse, ha specificato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti,  “verranno prelevate dalla Cassa servizi energetici ambientali,  evitando di ricorrere a maggiore indebitamento”.

Per quanto riguarda invece le imprese, il premier Giorgia Meloni ha reso noto che vengono tagliati gli oneri di sistema per le pmi: “assicuriamo così una riduzione delle prossime bollette che si aggira intorno al 20%". "Abbiamo inoltre costruito un meccanismo – ha aggiunto - che ci consentirà di utilizzare in base all'andamento futuro dei prezzi dell'energia anche ulteriori 3 miliardi e 500 milioni di euro del Fondo sociale per il clima".

Confcommercio: "dal governo passi in avanti, ma occorrono misure ancora più incisive e strutturali"

"Bene le misure approvate dal Consiglio dei Ministri per contenere gli incrementi dei prezzi energetici per famiglie e soggetti vulnerabili ed anche la temporanea parziale riduzione degli oneri di sistema per le imprese con potenza superiore a 16,5 kW. Positiva poi l’accelerazione verso il nucleare sostenibile di ultima generazione e l’idrogeno che, una volta a regime, contribuiranno ad accrescere l’indipendenza e la sicurezza energetica del nostro Paese". Così Confcommercio, per la quale è tuttavia "indispensabile agire fin da subito anche sugli oneri di sistema delle imprese con potenza disponibile fino a 16,5 kW, che, più delle altre, hanno risentito in questi anni dell’incremento dei valori delle materie prime energetiche. A gennaio 2025, le tariffe dell’energia elettrica per queste imprese hanno subito un incremento del 24% rispetto a quelle di gennaio 2024, e un aumento del 56,5% rispetto alle tariffe del 2019. Ancor più critica la dinamica delle tariffe del gas, aumentate del 27% rispetto a gennaio 2024, e persino del 90,4% rispetto ai valori del 2019".

"Dunque, misure necessarie ed attese, quelle varate dal Governo, ma non ancora sufficienti. Servono interventi più incisivi e riforme strutturali, a cominciare dalla revisione complessiva di tutte le componenti fiscali e parafiscali che gravano sulle bollette energetiche. Andranno poi potenziate le misure di contrasto alla volatilità dei prezzi del gas, anche promuovendo una maggiore trasparenza sui mercati. Utile, al riguardo, il disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. E poi, ancora, sviluppo delle infrastrutture nazionali, più approvvigionamenti tramite acquisti congiunti europei, creazione di riserve strategiche di gas, nuovo impulso all’efficienza energetica, incremento della produzione rinnovabile, soprattutto di impianti di piccola taglia. Da valutare anche una sospensione temporanea del meccanismo di Emissions Trading System (EU - ETS) per ridurre, in un contesto di emergenza energetica, la pressione sui prezzi e garantire la sostenibilità economica delle imprese europee", conclude la Confederazione.